Cortocircuiti. De Magistris, De Giovanni e i Centri sociali

(ANSA) – NAPOLI, 8 MAR – ”Io mi schiero completamente dalla parte dei centri sociali che portano avanti un dissenso forte nei confronti di un uomo politico che qualche giorno fa, utilizzando un linguaggio di tipica impronta nazifascista, ha detto che andava nelle piazze e nei vicoli a prendere le persone extracomunitarie per cacciarle”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando la manifestazione di alcuni centri sociali che hanno cercato di impedire l’accesso al quotidiano Il Mattino al leader della Lega Matteo Salvini. ”Salvini – ha detto de Magistris ai microfoni del programma radiofonico Tg Zero – deve portare rispetto per i centri sociali che ha chiamato zecche”.

http://www.ansa.it/campania/notizie/2017/03/08/de-magistris-sto-con-i-centri-sociali_b17882e1-7428-41ca-a8be-e97b06988186.html

Maurizio de Giovanni oggi su Facebook a proposito degli scontri a Napoli per l’arrivo di Salvini: «Delinquenti e vandali. Non Napoli, né i veri napoletani: delinquenti e vandali. La città vera, la città normale è parte lesa.»

Nel marzo 2016 in un’intervista sul Fatto Quotidiano lo scrittore dichiarò a proposito dei brogli a Napoli alle primarie del PD: “Il potere non ha bisogno di vergognarsi. Chi lo cerca non si cura di null’altro. Ai tempi di Achille Lauro siamo ritornati. E lì restiamo – spiegava ancora lo scrittore -. Almeno allora lo scambio era alla luce del sole. Almeno questo!”. Infine, alla domanda “chi voterà?”, rispose: “de Magistris. Credo, nonostante tutto, che sia la proposta più apprezzabile”.

Strani cortocircuiti per chi non conosce Napoli come i napoletani. Entrambi, de Magistris e de Giovanni, accomunati da un prefisso minuscolo di sospette origini nobiliari, e da una tranquilla vita borghese prima della fama acquisita per meriti diversi, sono due esempi da paradigma partenopeo. Entrambi di sinistra, uno decisamente più giacobino dell’altro, si cortocircuitano sostenendosi a vicenda in numerose dichiarazioni di affetto reciproco. Ma, direbbe un personaggio ormai sparito dai radar politici: “Questi due che ci azzeccano?“. Forse l’apologia di un giustizialismo tornato di moda li potrebbe accomunare, anche se uno scrive gialli e l’altro se n’è occupato per conto dello Stato come magistrato, con i risultati che abbiamo appreso da altri cortocircuiti nazional nazionali mediatico giudiziari.

Comunque, un sindaco di una grande città dichiara di schierarsi completamente dalla parte dei centri sociali. Questi ultimi devastano la sua città per impedire un comizio di un politico odiato con la medesima intensità con la quale odiano il libero scambio di opinioni e lo scrittore, che aveva dichiarato prima delle ultime elezioni la propria preferenza per de Magistris, gli corre in soccorso, sorvolando sulle incaute dichiarazioni del primo cittadino e dichiarando ciò che di più ovvio non esiste:

Delinquenti e vandali. Non Napoli, né i veri napoletani: delinquenti e vandali. La città vera, la città normale è parte lesa”.

Qual’è il tema, caro de Giovanni? Vuoi forse spiegare al mondo che sotto passamontagna e tute nere, a lanciare porfidini e molotov, non c’è chi si sveglia tutte le mattine e faticosamente inizia la propria giornata napoletana tra lavoro, scuola, università, pensione, figli, tasse, traffico e poi torna a casa in attesa di iniziarne un’altra uguale alla prima? Magari, cerchi affannosamente di affrontare il nostro atavico senso di inferiorità di noi napoletani, verso altri di altre latitudini, scusandoti in anticipo di un qualcosa per la quale è inutile scusarsi? Oppure il senso delle mani avanti, protese verso un alibi scontato come quello da te citato nel tuo post su fb, serve solo a deviare l’attenzione su quello scomodo cortocircuito ideologico tra “Giggino” e i black block di fuorigrotta?

Come diceva il commissario Lojacono al Questore che gli comunicava il trasferimento al commissariato di Pizzofalcone: “Anche l’inferno è meglio di qui…“, solo che a volte è meglio rifugiarsi in Purgatorio…

Aggiunta e aggiornamenti alle ore 10.00 del 12 marzo: caro Maurizio, il profilo Facebook del Corriere del Mezzogiorno dove scrivi, non ha ancora speso una parola sugli scontri di ieri…

Attendiamo con fiducia

Aggiunta e aggiornamenti alle ore 18.30 del 13 marzo: finalmente è comparso sul profilo Facebook del Corriere del Mezzogiorno un editoriale di P. Macry e le controdeduzioni del sindaco. Meglio tardi che mai…

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.