Elogio delle donne

Domenica di inizio agosto pigra, come tutte le domeniche di inizio agosto. Butto l’occhio su un bell’articolo di Eleonora Barbieri su il Giornale https://www.ilgiornale.it/news/rowling-lunica-donna-che-pu-essere-insultata-1966202.html e riesco d’un tratto ad attenuare la noia. In breve, «Spero che ti ritroverai una bomba nella cassetta della posta» è solo l’ultimo gentile tweet recapitato a J.K. Rowling, nota autrice di Harry Potter, per le sue opinioni che dissentono dall’ideologia gender, alla faccia del ddl Zan che vorrebbe punire le idee “…non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”.

 

Rispetto il diritto di ogni persona trans di vivere in un modo che sia autentico e a suo agio.  Marcerei con te se fossi discriminato sulla base del fatto di essere trans.  Allo stesso tempo, la mia vita è stata plasmata dall’essere donna.  Non credo sia odioso dirlo.

L’idea che le donne come me, che sono state empatiche con le persone trans per decenni, sentendosi affini perché vulnerabili allo stesso modo delle donne – cioè, alla violenza maschile – “odiano” le persone trans perché pensano che il sesso sia reale e  ha vissuto conseguenze – è una sciocchezza.”

Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso.  Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata.  Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle proprie vite.  Non è odio dire la verità.

Questi sono esempi di opinioni della Rowling. Condivisibili o no, non sembrano residui di una sotto coltura omofobo-nazi-fascista, anzi, è meglio ricordare le nette posizioni femministe della scrittrice. La solita domanda è: il problema è la suburra che la insulta, la minaccia e le augura una morte atroce o chi sfrutta strumentalmente l’ideologia gender fottendosene della difesa della libertà di espressione?

Tema Olimpiadi. La Carta Olimpica, documento ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale, codifica i principi fondamentali dei Giochi. La prima edizione è datata 1908 e l’ultima 2013. 

Nel primo capitolo si precisa che la prima missione del CIO (e quindi dei giochi) è la non discriminazione, l’uguaglianza di genere e lo sviluppo sostenibile. Orbene, a Tokyo si sono celebrati due incontri senza avversari. Tohar Butbul, 27enne, judoka, è stato evitato da altri due judoka, uno algerino, l’altro sudanese, solo perché israeliano e, probabilmente, perché ebreo. Un alto esempio di “non discriminazione” degno di una Murgia o di un Fedez qualsiasi. Ma indovinate chi ha dato un’esempio di sportività e integrazione? Al termine della sfida dei sedicesimi di finale dei +78 kg, la saudita Tahani Alqahtani, e Raz Hershko, israeliana, si sono abbracciate, poi la 23enne Hershko, detta “Hercules” e che aveva vinto per ippon, ha alzato il braccio destro dell’avversaria nel gesto che si usa per rendere omaggio al valore della rivale.

https://www.ilmessaggero.it/sport/olimpiadi/judo_abbraccio_atleta_saudita_israeliana_olimpiadi_tokyo_2020-6111272.html

Due donne hanno aggiustato ciò che due uomini pseudoaltleti , ideologicamente e culturalmente disorientati, hanno stupidamente messo in discussione! 

Ma quanto è stato lungimirante il compianto Philippe Daverio nel coniare il titolo del suo volume Elogio delle donne (per fortuna sono diverse dagli uomini)?

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.