Il brusco risveglio del Signor Marchisio

https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Milan/05-06-2021/visin-marchisio-facciamo-tutti-schifo-centro-destra-sinistra-4101635437318.shtml

Buongiorno e ben svegliato Signor Marchisio,

peccato che siano le tre del pomeriggio e le persone comuni normalmente alle 6.45 siano già in piedi. A parte tutto, è confortante che un ex calciatore professionista di 41 anni scopra solo ora le i lati ripugnanti del mondo e si indigni a mezzo stampa dopo aver letto qualche spezzone di notizia o qualche slogan radical chic. Meglio tardi che mai. Certo, farlo con una tragica vicenda di cui ben pochi conoscono i veri retroscena, tanto da obbligare gli stessi genitori del povero Seid Visin, il calciatore di origini etiopi che si è reciso l’esistenza a soli vent’anni, a negare i motivi razziali di tale gesto, ha dimostrato quanto Lei fosse ancora assonnato dopo una dormita durata quarantun anni. 

https://www.fanpage.it/napoli/funerali-di-seid-visin-genitori/

A proposito, mentre Lei era assorto nel sonno in questi quattro decenni, salvo qualche suo risveglio Twitter mediato, sono successe un sacco di cose: per esempio, durante le partite da Lei giocate contro il Napoli, il suo leale pubblico, di cui Lei ara un beniamino, intonava cori tipo:

Esaudiró, il mio sogno Esaudiró, Vesuvio erutta, tutta Napoli distrutta.

Napoli m***a Napoli colera sei la vergogna dell’Italia intera, o colerosi, terremotati, che col sapone non vi siete mai lavatii

Ma evidentemente Lei era distratto durante la fase REM nel profondo dei tuoi sogni e non riesco a ricordare un suo illuminato intervento a difesa della lealtà sportiva, contro gli odiatori che a ogni partita contro il Napoli si auguravano e si augurano ancora un’ecatombe vulcanica. Quei suoi rari e indignati interventi social su immigrazione, o sulla rapina a mano armata, subita da Lei e dalla sua famiglia in casa, a proposito della quale i suoi aguzzini sono stati da Lei stesso giustificati, hanno dato un’impressione di un uomo di talento che ce l’ha fatta, ma che non ha avuto il tempo di andare al di là di qualche slogan ad effetto. Se Lei afferma a proposito della pistola puntata contro la sua famiglia che: “Chi sta male, chi ha fame, non ha paura e può anche arrivare a fare ciò. Sono cose che accadono da tutte le parti, perché la differenza tra ricchi e poveri e ovunque” evidentemente ignora che esistono numerosi altri modi legali di affrontare il disagio, oltre quello di costituire una banda armata che minaccia donne e bambini di ex calciatori facoltosi. Inoltre, il suo invito scritto a meditare su quanto tutti noi facciamo schifo, tornando alla questione del ragazzo di cui sopra, l’ho trovato sorprendente. Vede, le parole, seppur liberamente utilizzabili, (…ancora per poco) hanno un peso e per essere credibili devono essere motivate al di là delle frasi fatte e della propria indignazione, altrimenti ci connotano in base a ciò che stiamo affermando. Affidare a un Tweet un pensiero così complesso forse non è stata una bella idea e Lei probabilmente per farsene una più approfondita dovrebbe studiare di più i fenomeni umani prima di sparare sentenze con la potenza di una punizione diretta calciata di collo piede. Per imparare a calciare il pallone (quello vero) in quel modo Lei ci ha messo tanti anni di sacrificio e applicazione e i risultati sono stati straordinari. Non pensi che per farsi un idea completa e informata di ciò che accade non serva la stessa applicazione. A indignarci siamo tutti già pronti, senza allenamenti,  ma a capire le cose prima di indignarci ci vuole uno spirito di comprensione che non è sempre innato. Comunque, buongiorno ancora e buona carriera politica.

P.s. Ah, Signor Marchisio, per quest’ultima, cercare di capire le cose non serve necessariamente, basta solo indignarsi a comando.

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.

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