La forza dell’ignoranza: un nuovo gioco politico

Santo santo Wikipedia. Informa il mondo su chi siamo e da dove veniamo.

Osservo il video dell’intervista su “La7” alla Ministra Barbara Lezzi, che non avevo ancora avuto il piacere di aver mai visto e provo a informarmi sulla mega enciclopedia Web su chi sia.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Barbara_Lezzi:

Diplomata nel 1991 presso l’istituto tecnico Deledda per periti aziendali e corrispondenti in lingue estere di Lecce, viene assunta l’anno dopo presso un’azienda del settore commercio con la qualifica di impiegata.

“Nel 2013 viene eletta senatrice della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione Puglia, nelle liste del Movimento 5 Stelle, divenendo vicepresidente della commissione permanente bilancio e programmazione economica, e membro della commissione permanente per le politiche europee. Viene rieletta nella XVIII legislatura, in cui le viene conferito l’incarico di ministro per il Sud nel governo Conte.”

Dunque un politico eclettico: svolge attività in aziende del settore commercio, poi diventa senatrice e si occupa di bilancio dello Stato, programmazione economica e politiche europee. Le viene conferito l’incarico di Ministra per il sud.

Durante un’intervista su “La7” le vengono poste domande sul tema della divulgazione scientifica. Ha fatto scalpore il suo riferimento al trecentosettantesimo grado. Non si sa se anche qui ha mostrato grande eclettismo nel voler riformare la trigonometria, o un difetto di pronuncia le ha fatto scivolare la doppia “s” di “sessanta” in una doppia “t”. Ciò che ho percepito come preoccupante, non è il lapsus “angolare” della ministra, ma altro. Questa è la trascrizione completa del passaggio su “La7”:

Intervistatore: «…che volete fare con la divulgazione scientifica?

Ministro Lezzi: «Stiamo approfondendo la discussione in merito per non controllare nel senso di gestire, ma cercare anche di dare tutte le versioni possibili in merito a un determinato argomento e non soltanto un’informazione»

Intervistatore: «Ma la ricerca scientifica non è sottoposta a opinioni»

Ministro Lezzi: «Appunto, però è chiaro che ci sono diversi filoni intorno a un determinato argomento che se poi convergono tanto di riguadagnato, ma a nostro avviso è bene informare a trecentosettanta gradi il cittadino e soprattutto il servizio pubblico lo deve fare, magari dando anche alla comunità scientifica la possibilità di smentire nel merito, eventualmente, quelle che sono delle false informazioni che possono anche entrare nell’opinione pubblica senza essere gestite…»

https://youtu.be/qwAmiIjOgtY

Il Ministro sta parlando come politico visto che tra le competenze di una Ministra per il sud non credo sia compresa la diffusione dell’informazione scientifica e in pratica ci dice che bisogna fornire tutte le versioni in merito a un tema scientifico e non solo una. Non è chiaro cosa intenda per versioni, né a cosa si riferisca quando dice soltanto un’informazione, riferendosi forse a ciò che fino ad oggi ci ha insegnato il metodo scientifico. Forse intendeva per versioni le “prove scientifiche”? O, forse, intendeva le esternazioni di chi attraverso i social afferma qualcosa senza poter dimostrare ciò che afferma? Forse intendeva riferirsi a chi ha tuonato: «Io quand’ero piccola, che c’avevo poco a poco un cugino che c’aveva una malattia esantematica facevamo la processione a casa di mi cugino, perché così la zia se sgrugnava tutti e sette i nipoti, così tutti e sette i nipoti c’avevano la patologia e se l’erano levata dalle palle. »

Non lo sapremo mai. Quello che però sappiamo è che ci si sta avviando, alla trasformazione del Ministero del Sud” nel “Ministero della verità”. Già, quello dell’immaginario Stato di Oceania in 1984 di Orwell, sulla cui entrata principale, tra le tre frasi, campeggiava: “L’IGNORANZA È FORZA”.

Confesso che da un po’ di tempo mi sembra di essere Winston nel dialogo del libro:

“Sei lento a imparare, Winston” disse O’Brien, con dolcezza.

“Ma come posso fare a meno…” borbottò Winston “come posso fare a meno di vedere quel che ho dinanzi agli occhi? Due e due fanno quattro.”

“Qualche volta, Winston. Qualche volta fanno cinque. Qualche volta fanno tre. Qualche volta fanno quattro e cinque e tre nello stesso tempo. Devi sforzarti di più. Non è facile recuperare il senno.”

Author: admin

Michele Morandi nasce a Napoli nel 1964. Dal 1990 vive a Torino dove svolge la professione di Medico Igienista. Il suo indissolubile legame con Napoli, così come la cultura degli anni ’70, hanno fortemente influenzato la sua azione creativa. La trasposizione di immagini e vissuti del passato sono sempre diretti a un’interpretazione della realtà corrente. Nel 2013 pubblica per la Hever editrice L’uomo che non esiste. Il volume è stato presentato a Napoli presso la Saletta Rossa della Libreria Guida e a Torino al Salone Internazionale del Libro di quell’anno. Nel 2015 pubblica sempre per la Hever editrice Il teorema della memoria, presentato a Torino in anteprima presso il Salone Internazionale del Libro e a Napoli presso il Palazzo delle Arti. Nel 2019 pubblica per L’Erudita del Gruppo Giulio Perrone Editore Segui la marea. E’ autore del blog Il buco nelle nuvole, una pagina che oltrepassa la cortina nebbiosa del politically correct e del pensiero unico oggi imperante nel giornalismo e nella politica.